Ecosistemi acquatici e biodiversità sono al centro della ricerca sull’inquinamento da plastica e dei cambiamenti climatici, il loro effetto combinato e come queste due pressioni di origine antropica interagiscano sull’oceano e i suoi ecosistemi è ancora poco noto. La plastica contribuisce all’emissione globale di gas serra durante tutto il suo ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento e gli eventi estremi determinati dal cambiamento climatico contribuiscono alla dispersione peggiorando l’inquinamento da plastica, con impatti su ecosistemi organismi e anche sull’uomo. L’indagine sull’impatto ecologico delle microplastiche nell’ambiente marino, e nello specifico sulle comunità di plancton e necton, è uno degli obiettivi della Marine Strategy Framework Directive (2008/56/CE). La raccolta dei rifiuti spiaggiati inoltre, consente la messa a punto di misure per la riduzione degli input e testarne l’efficacia in linea con il Circular Economy Action Plan e la European Strategy for Plastics in a Circular Economy. Il progetto PLACALA– la plastica ed il cambiamento climatico, realizzato anche grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’abito del bando “Re:azioni. Difendi l’ambiente, contribuisci al benessere di domani”, si fonda su un approccio Citizen’s Science per raggiungere obiettivi formativi, divulgativi e scientifici. Della durata di un anno, PLACALA coinvolgerà di bambini e adulti in uscite per raccolta dati e laboratori ludico-didattici ‘sul campo’, a bordo della barca “Moby Dick” dell’Associazione per Il Mare. I partecipanti avranno modo di: 1. imparare e conoscere le bellezze e i problemi degli impatti antropici sul Golfo della Spezia, acquisendo le tecniche e gli strumenti per il monitoraggio del mare e conoscendo il lavoro svolto dagli enti di ricerca di Smart Bay S. Teresa; 2. monitorare lo stato di salute del mare e raccogliere dati utili per studi scientifici svolti dagli enti del territorio ma non solo, contribuendo allo studio delle interazioni tra organismi marini, inquinamento microplastico e altri fattori di stress antropico. I dati ed i campioni raccolti durante le uscite verranno poi analizzati stagionalmente da ENEA (CR Casaccia-Laboratorio Biodiversità e Servizi Ecosistemici) per studiare la presenza e la diffusione di micro e nano plastiche in mare in prossimità delle stazioni di monitoraggio Smart Bay S. Teresa, inserendo un ulteriore tassello di conoscenza nel Golfo della Spezia. PLACALA si occuperà di far conoscere le peculiarità del Golfo dei Poeti, in cui Natura e Uomo convivono, dove siti di pregio naturalistico (Siti UNESCO, SIC, siti Natura 2000) ed ecosistemi marini di pregio si affiancano ad aree fortemente antropizzate, come le marine turistiche e l’area portuale. Il progetto si occuperà di far comprendere come questi due aspetti possano convivere attraverso lo sviluppo di atteggiamenti virtuosi e azioni che abbiano al centro la conoscenza e tutela degli ecosistemi marini del Golfo della Spezia, su alcuni dei quali si basano gli antichi mestieri del mare come la mitilicoltura, e che rappresentano il nostro futuro (UNFCCC Agenda 2030, SDG 14)